Parte la seconda edizione del Premio letterario nazionale Terre delle Balestrate. Quest’anno, l’omonima cooperativa di comunità ha deciso di aggiungere una speciale sezione dedicata al mondo della fotografia. Dunque, il premio si sdoppia. A promuoverlo il consorzio formato da aziende e cittadini del luogo che hanno deciso di unire le forze per valorizzare il territorio e le sue peculiarità storiche, culturali e naturalistiche.
Presidente della giuria è Salvatore Campo, scrittore di romanzi e saggi storici, medico in pensione conoscitore della storia del territorio. Fanno parte del gruppo di valutazione padre Francesco Giannola, Giacomo Croce e Gaetano Sciascia.
La sezione foto sarà coordinata da Alberto Agrusa e supervisionata da un professionista d’eccezione, Igor Petyx, figlio d’arte dello storico reporter de L’Ora Gigi. Igor ha collaborato con importanti testate giornalistiche e lavora per La Repubblica, Giornale di Sicilia, Avvenire e La Stampa, nonché con le agenzie Splash News e Corbis. Le sue foto sono state pubblicate inoltre su Corriere della Sera, Times, Visto, Vero, Gente, Anna e Panorama.
Madrina del premio letterario è Giuseppina Torregrossa, scrittrice nata a Palermo che per più di vent’anni ha lavorato a Roma come ginecologa. È nota per i suoi romanzi che esplorano tematiche legate all’identità femminile, alla Sicilia e alle dinamiche familiari. Ha esordito nella narrativa nel 2007 con L’assaggiatrice, e ha ottenuto grande successo con Il conto delle minne (Mondadori, 2009, tradotto in dieci lingue), un romanzo che intreccia vicende personali e storia siciliana attraverso un linguaggio sensuale e ricco di riferimenti alla tradizione culinaria.
Per iscriversi c’è tempo fino al 31/05/2025. La data della premiazione sarà comunicata successivamente ma dovrebbe tenersi intorno ai primi del mese di agosto 2025.
Cinque le sezioni previste: poesia in lingua italiana, poesia in lingua siciliana, racconti brevi, viridaria (sezione riservata agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado), e infine una sezione fotografia.
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Ancora una volta le opere devono ispirarsi ai valori delle terre delle Balestrate, luogo magico della Sicilia occidentale, tra le province di Trapani e Palermo, ritenute predilette dai re che qui transitavano per andare a caccia sul vicino monte Inici. Nel 1307, il re Alfonso d’Aragona istituì le balestrate, un lembo di terra, distante dal bagnasciuga quanto un tiro di balestra, dal torrente San Cataldo al torrente Calatubo, riservandole al suo uso venatorio e ai transiti strategici.
Nel 1820, re Ferdinando I delle Due Sicilie elevò le borgate di Sicciara e Trappeto a comune, denominandolo Balestrate. Qui i Florio, i Woodhouse, gli Ingham e altri capitani d’impresa realizzarono i loro stabilimenti che, se pur succursali, fornirono un terzo di mosto e vino che sarebbe divenuto vino Marsala, per essere esportato in tutto il mondo. Sono parte di un territorio ricco di storia e vocato all’eccellenza, dove montagna, campagna e mare si incontrano per generare la malìa di quell’habitat che da sempre ha attratto la presenza dell’uomo e che oggi fanno il paio con ambiente, cultura e mare, e dove si sta sviluppando un nuovo filone economico legato all’agricoltura, la coltivazione di frutta tropicale e in particolare di mango.
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